Studenti e famiglie al centro del dialogo

PNRR_02In questo periodo in cui è sempre più sentita l’esigenza di prevenire le manifestazioni del disagio giovanile, intercettarne i primi segnali e sostenere gli adolescenti nel loro percorso di crescita e maturazione, è ancora più significativo che il nostro Istituto, da ben dieci anni, è pioniere di un approccio costruttivo basato sul dialogo e il confronto e pone in essere azioni e progetti specifici, che coinvolgono genitori, studenti e docenti.

Le recenti notizie di cronaca infatti destano sconcerto e riflettono sempre più spesso l’immagine di giovani e giovanissimi in grave difficoltà, fragili, le cui relazioni sociali sono perlopiù virtuali. Tanti i fattori che vi contribuiscono: la solitudine; l’abuso di dispositivi e piattaforme social; un’educazione spesso troppo permissiva, incarnata dal genitore amico la cui scarsa autorevolezza mina il rispetto delle regole e deresponsabilizza l’individuo nei confronti della società; la mentalità diffusa che basa sul guadagno e sulla performance la considerazione e la stima della persona: in una simile società non vi è spazio per l’errore, visto come sinonimo di inefficienza e inadeguatezza e basta poco per essere etichettati come “perdenti” e, di conseguenza, indesiderabili.

La riflessione su questo tema complesso rimbalza in TV, sui social e sui quotidiani e da più parti - psicologi, docenti, magistrati, genitori - giunge la richiesta insistente di proteggere i nostri giovani mettendo in discussione i modelli diffusi, impegnandoci per creare una stretta collaborazione tra scuola e famiglia, recuperando l’autorevolezza e la sinergia dei rispettivi ruoli per il bene dei ragazzi. In una lettera aperta al Carlino, una mamma ha sintetizzato questo concetto con semplicità, lanciando un appello accorato a tutti gli adulti: «Noi e i ragazzi, insieme per crescere».

Consapevole delle sfide che ragazze e ragazzi pongono quotidianamente a loro stessi e a noi adulti e dell’importanza di accompagnare la loro crescita offrendo guida, supporto e condivisione di esperienze e punti di vista, il Volterra Elia ha da anni attivato iniziative volte all’antidispersione, al supporto psicologico e alla comunicazione, coinvolgendo studenti, docenti, consulenti e genitori.

Più recentemente, con i finanziamenti del PNRR, oltre alle azioni di tutoraggio, mentoring e monitoraggio delle situazioni più delicate e complesse in orario curricolare ed extracurricolare, si realizza un percorso pomeridiano di orientamento rivolto a studenti e famiglie, articolato in tre fasi, nell’ambito del progetto PNRR “Manteniamo la rotta”, Investimento 1.4. “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica”.

Si tratta di una proposta ambiziosa, efficace e coinvolgente, in continuità con gli analoghi progetti posti in essere negli anni nel nostro istituto, che si realizza in tre percorsi di tre incontri ciascuno, diretti dal Prof. Andrea Lucantoni, noto psicologo esperto di tematiche giovanili e dinamiche familiari. Dalle 18 alle 20, secondo il calendario pubblicato sul nostro sito, l’Aula magna si trasforma in uno spazio intimo di dialogo, dove si parla e ci si confronta tutti insieme, genitori e studenti, su temi specifici, quali la gestione delle emozioni e dello stress, la consapevolezza di sé, l’empatia, la comunicazione efficace. A ogni appuntamento, ragazze e ragazzi incontrano gli adulti, e attraverso il public speaking si raccontano e confrontano, condividono osservazioni ed emozioni, gli uni considerano i temi e le circostanze trattati dal punto di vista dell’altro, dando voce a sentimenti e pensieri spesso celati e taciuti.

Il moderatore, Andrea Lucantoni, sottolinea l’entusiasmo, la partecipazione spontanea e il coinvolgimento emotivo delle ragazze e dei ragazzi, oltre alla disponibilità e all’interesse manifestati dai genitori, allo scopo di meglio comprendere i meccanismi psicologici che si esprimono nelle dinamiche personali e familiari e di costruire un dialogo sincero, duraturo e costruttivo. Toccante la testimonianza che una studentessa ha reso durante un incontro recente:

«Oggi si parla della gestione delle emozioni. Nella mia esperienza personale è sempre stata una life skill mancante. Sapere che emozioni proviamo è il primo passo per imparare a gestirle e, per farlo, dobbiamo ricordarci sempre che le emozioni sono collegate ai nostri pensieri e, nel momento in cui riusciremo a gestire e comprendere questi, saremo in grado anche di gestire le nostre emozioni e non farci schiacciare. Il non saper gestire l’emozione può verificarsi in noi in tantissime forme: un attacco di ansia, autolesionismo, panico o uno scatto d’ira improvviso».

La nostra scuola c’è. Ha raccolto questa sfida molto tempo fa con sensibilità e intraprendenza, per il desiderio di porsi al fianco di alunni e famiglie e offrire il proprio contributo, mettendo a disposizione risorse, esperienza e competenze. Crede nel valore della persona e accoglie le istanze dell’individuo e della società cercando soluzioni efficaci e adeguate. Educa e accompagna con umanità e professionalità i nostri giovani lungo il percorso accidentato e meraviglioso dell’adolescenza.

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