Saluto della Dirigente uscente


Carissimi ragazzi e gentili genitori,

come è noto il prossimo 31 agosto si conclude la mia carriera lavorativa e desidero congedarmi, ringraziandovi per la collaborazione e il sostegno che da sempre mi avete assicurato.

Voi ragazzi, i “miei” ragazzi come è mia abitudine chiamarvi, siete stati ogni giorno occasione per apprendere e mettermi in gioco con nuove sfide, volte al vostro successo educativo, ma soprattutto siete stati forza e conforto, anche nei momenti più faticosi e difficili.

Molti progetti significativi (Aula Atlantide, aula Hackathon, progetti con il mondo del lavoro e/o dell’Università, per citarne alcuni) sono nati ascoltando le vostre idee e i vostri bisogni formativi.

Non sempre sono riuscita a corrispondere alle istanze, ma vi assicuro che ho agito sempre con passione e determinazione per raggiungere gli obiettivi e soddisfare le esigenze da voi rappresentate.

Non vi arrendete alle difficoltà, seguite i vostri sogni, impegnandovi nello studio e nella collaborazione con i compagni e i docenti. La scuola, questa scuola, può offrivi tante opportunità: cercate di coglierle, senza tentennamenti o pigrizia.

L’alleanza con le famiglie è stato un altro importante traguardo che abbiamo cercato di perseguire e che reputo irrinunciabile per il bene dei nostri ragazzi. E’ un cammino faticoso, che ha bisogno di fiducia reciproca e di confronto aperto, ma è fondamentale per il successo educativo. Molte relazioni si sono costruite e consolidate in questi anni e spero possano essere positiva premessa ad ulteriori proficue collaborazioni.

Inizia ora per me un nuovo percorso di vita, sono grata e onorata di aver potuto svolgere gran parte della mia attività lavorativa in questa scuola, che mi ha tanto impegnata ma che mi ha offerto numerose opportunità e soddisfazioni.

Nell’approssimarsi del nuovo anno scolastico, il mio augurio a voi tutti è di poter conseguire ulteriori traguardi e successi!

Vi saluto molto caramente e ai miei ragazzi, per sempre nel mio cuore, un abbraccio grande.

 

Patrizia Cuppini